Ricordo che con il PNRR si รจ inteso mettere a disposizione Euro 2.200.000.000 al fine di contribuire alla realizzazione di impianti da fonte rinnovabili destinati allโAutoconsumo Diffuso per un totale di 2 GW ed una produzione indicativa di almeno 2.500 GWh/anno.
Questa sovvenzione รจ stata regolata di dettaglio nel Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 7 dicembre 2023, n. 414 (Decreto CACER) e poi ad Aprile 2024 nelle Regole Operative GSE attribuendo la facoltร di beneficiare di un โ๐๐จ๐ง๐ญ๐ซ๐ข๐๐ฎ๐ญ๐จ ๐ ๐๐จ๐ง๐๐จ ๐ฉ๐๐ซ๐๐ฎ๐ญ๐จ ๐๐๐ฅ ๐๐%โ, al posto di un presto a tasso zero, al fine di realizzare gli impianti da fonte rinnovabile preventivati entro il 30 giugno 2026.
Ricordo in ogni caso che a fianco a questo importante incentivo, il Decreto CACER aggiunge poi il contributo in conto esercizio ad erogazione ventennale rappresentato dalla cd. โ๐๐๐ซ๐ข๐๐๐ ๐๐ง๐๐๐ง๐ญ๐ข๐ฏ๐๐ง๐ญ๐โ che invece ha lโobiettivo di un contingente di potenza di 5 GW entro il 31 Dicembre 2027.
Oggi perรฒ mi concentro soltanto sul contributo a fondo perduto, cerando di verificare se era necessario intervenire con il correttivo al Decreto CACER che tra i diversi interventi ha ampliato in maniera considerevole la platea dei soggetti beneficiari spostando l’asticella in alto ai Comuni fino a 50.000 abitanti.
๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐โ๐๐๐๐
Vedo quindi di analizzare lo โstato dellโarteโ, ossia la situazione in essere circa lโutilizzazione di tale contributo a fondo perduto e lo faccio analizzando le prime istanza di ammissione che sono giunte al GSE.
A tal fine provvedo ad analizzare i dati contenuti nel Decreto del MASE nยฐ 102 del 5 marzo 2025 pubblicato il 22 Aprile 2025 e avente ad oggetto la ๐๐ซ๐ข๐ฆ๐ ๐๐ซ๐๐ง๐๐ก๐ di โ๐ถ๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐ก๐๐๐๐ข๐ก๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐ง๐๐๐๐ ๐๐๐๐โ๐๐๐๐๐ก๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐ 2, ๐ถ๐๐๐๐๐๐๐๐ก๐ 2, ๐ผ๐๐ฃ๐๐ ๐ก๐๐๐๐๐ก๐ 1.2 โ๐๐๐๐๐๐ง๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ฃ๐๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐ข๐๐๐ก๐ฬ ๐๐๐๐๐๐๐ก๐๐โ๐ ๐ ๐’๐๐ข๐ก๐๐๐๐๐ ๐ข๐๐โ del Decreto CACER.
Per onore di cronaca, i dati su cui mi sono soffermato non hanno una cedenza temporale ben individuata me riflettono le domande presentate a partire dalโ8 Aprile 2024, data questa di apertura del portale e per le quali si sono concluse al 30 settembre 2024 le prime istruttorie.
Si tratta in particolare di un elenco che contiene 265 progetti ammessi su 277 domande presentate, in quanto 4 sono risultate inadempienti alla normativa di riferimento ed 8 hanno presentato istanza di rinuncia.
Sarebbe molto interessante comprendere i motivi dello scarto delle 4 domande risultate inadempienti alla normativa di riferimento, ma non ho informazioni di dettaglio.
๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐
Per quanto riguarda lโanalisi aggregata si osserva di primo achito che l’interesse ad ottenere il contributo a fondo perduto si concentra quasi esclisivamente sulla creazione di CER (260 richieste per le CER a fronte di 5 provenienti dai โgruppi di autoconsumatoriโ).
A livello di dato aggregato si osserva inoltre che il totale degli impianti di cui si chiede la realizzazione agevolata produrranno un totale di 19.712,9 kW e per la relativa realizzazione si richiede un contributo a fondo perduto di Euro 8.569,990,23.
Viene subito allโocchio che รจ stato assegnato soltanto lo 0,39% delle risorse messe a disposizione dal PNRR di complessivi Euro 2.200.000.000.
๐๐ฎ๐๐ฌ๐ญ๐จ ๐๐๐ญ๐จ ๐ฎ๐ง ๐ฅ๐๐ญ๐จ ๐ซ๐๐ฌ๐ฌ๐ข๐๐ฎ๐ซ๐ ๐ข ๐ฆ๐จ๐ฅ๐ญ๐ข ๐๐ก๐ ๐ฌ๐ญ๐๐ง๐ง๐จ ๐๐จ๐ฆ๐ข๐ง๐๐ข๐๐ง๐๐จ ๐ ๐๐๐ฉ๐ข๐ซ๐ ๐ฌ๐จ๐ฅ๐จ ๐จ๐ซ๐ ๐๐จ๐ฆ๐ ๐ข๐ฆ๐ฉ๐ฅ๐๐ฆ๐๐ง๐ญ๐๐ซ๐ ๐ฅ๐ ๐๐๐ ๐๐๐ง๐๐๐ข๐๐ข๐๐ง๐๐จ ๐๐๐ฅ ๐๐จ๐ง๐ญ๐ซ๐ข๐๐ฎ๐ญ๐จ ๐ ๐๐จ๐ง๐๐จ ๐ฉ๐๐ซ๐๐ฎ๐ญ๐จ ๐๐๐๐ ๐ ๐๐ก๐ ๐ฌ๐จ๐ง๐จ ๐๐๐ซ๐ญ๐จ ๐๐ก๐ ๐ฅ๐๐ ๐ ๐๐ง๐๐จ ๐ข๐ฅ ๐ฆ๐ข๐จ ๐๐ซ๐ญ๐ข๐๐จ๐ฅ๐จ ๐ฌ๐ข ๐ญ๐ซ๐๐ง๐ช๐ฎ๐ข๐ฅ๐ฅ๐ข๐ณ๐ณ๐๐ซ๐๐ง๐ง๐จ ๐๐ข ๐๐ซ๐จ๐ง๐ญ๐ ๐๐ฅ ๐ซ๐ข๐ฌ๐๐ก๐ข๐จ ๐๐ก๐ ๐ข ๐๐จ๐ง๐๐ข ๐๐ข๐ง๐ข๐ซ๐๐ง๐ง๐จ ๐ฉ๐ซ๐๐ฌ๐ญ๐จ ๐ ๐ง๐จ๐ง ๐๐ข ๐ฌ๐๐ซ๐ฬ ๐ฌ๐ฉ๐๐ณ๐ข๐จ ๐ ๐ง๐ฎ๐จ๐ฏ๐ ๐ซ๐ข๐๐ก๐ข๐๐ฌ๐ญ๐.
Preocuupazioni sicuramente legittime perchรจ, il Decreto CACER integrato dalle recenti correzioni del Decreto Bollette pur avendo prorogato il termine per la presentazione delle domande al 30 Novembre 2025 ha mantenuto l’indicazione che l’assegnazione delle somme รจ โโฆ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐โฆโ.
๐๐ ๐ฎ๐ง ๐๐ฅ๐ญ๐ซ๐จ ๐ฅ๐๐ญ๐จ, ๐ญ๐ฎ๐ญ๐ญ๐๐ฏ๐ข๐ ๐ง๐จ๐ง ๐ฌ๐ข ๐ฉ๐ฎ๐จฬ ๐ซ๐ข๐ฆ๐๐ซ๐๐๐ซ๐ ๐๐ก๐ ๐๐จ๐ง ๐ฎ๐ง๐ ๐ซ๐ข๐๐ก๐ข๐๐ฌ๐ญ๐ ๐๐ข ๐ซ๐๐๐ฅ๐ข๐ณ๐ณ๐๐ณ๐ข๐จ๐ง๐ ๐๐ข ๐ข๐ฆ๐ฉ๐ข๐๐ง๐ญ๐ข ๐๐ ๐๐จ๐ง๐ญ๐ ๐ซ๐ข๐ง๐ง๐จ๐ฏ๐๐๐ข๐ฅ๐ ๐ฉ๐๐ซ ๐ฎ๐ง ๐ญ๐จ๐ญ๐๐ฅ๐ ๐๐ข ๐๐.๐๐๐,๐ ๐ค๐ ๐ฌ๐ข๐๐ฆ๐จ ๐ฆ๐จ๐ฅ๐ญ๐จ ๐ฅ๐จ๐ง๐ญ๐๐ง๐ข ๐๐๐ฅ๐ฅโ๐จ๐๐ข๐๐ญ๐ญ๐ข๐ฏ๐จ ๐ฉ๐๐ซ ๐๐ฎ๐ข ๐ข ๐๐จ๐ง๐๐ข ๐ฌ๐จ๐ง๐จ ๐ฌ๐ญ๐๐ญ๐ข ๐๐๐ฌ๐ญ๐ข๐ง๐๐ญ๐ข, ๐ซ๐๐ฉ๐ฉ๐ซ๐๐ฌ๐๐ง๐ญ๐๐ง๐๐จ ๐ฅ๐ ๐ซ๐ข๐๐ก๐ข๐๐ฌ๐ญ๐ ๐ฌ๐จ๐ฅ๐ญ๐๐ง๐ญ๐จ ๐ฅ๐จ ๐,๐๐% ๐ซ๐ข๐ฌ๐ฉ๐๐ญ๐ญ๐จ ๐๐ฅ๐ฅโ๐จ๐๐ข๐๐ญ๐ญ๐ข๐ฏ๐จ ๐๐ข ๐ ๐๐ ๐๐ข ๐ข๐ฆ๐ฉ๐ข๐๐ง๐ญ๐ข ๐๐ก๐ ๐ฌ๐ข ๐ข๐ง๐ญ๐๐ง๐๐ ๐๐ ๐๐ฏ๐จ๐ฅ๐๐ซ๐.
Senza considerare che lโanalisi che sto effettuando non si basa sulla potenza effettivamente realizzata ma soltanto sulle decisioni di ammissione e concessione del contributo, che sono un passo propedeutico alla realizzazione vera e propria degli impianti.
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Ho riscontrato la seguente distribuzione per natura di soggetto beneficiario del contributo:
โข Il 65,3% dei soggetti richiedenti รจ infatti composto da โpersone individualiโ che rappresentano circa il 10,8% della potenza totale ammessa ed assorbono circa il 12,2% del contributo totale concesso;
โข il 27,5% da โenti commerciali, cooperative, societร , consorziโ che rappresentano circa lโ81,7% della potenza totale ammessa ed assorbono circa il 93,8% del contributo totale concesso.
โข il 3,4% da โenti pubblici economiciโ che rappresentano circa lโ3,2% della potenza totale ammessa ed assorbono circa il 3,3% del contributo totale concesso;
โข il 2,6% da โda imprenditori, ditte individuali, imprese agricoleโ che rappresentano circa lโ4,1% della potenza totale ammessa ed assorbono circa il 4,4% del contributo totale concesso;
โข il 1,1% da โenti non commercialiโ che rappresentano circa lo 0,1% della potenza totale ammessa ed assorbono circa lo 0,1% del contributo totale concesso;
Dal risultato di tale analisi emerge che:
โข Le Altre persone individuali costituiscono la maggioranza numerica dei beneficiari ma rappresentano una quota minore della potenza e del contributo indicando progetti di piccola scala
โข Gli Enti commerciali, cooperative, societร , consorzi rappresentano una minoranza delle domande ma detengono la quota preponderante sia in termini di potenza che di contributo suggerendo progetti di dimensioni significativamente maggiori.
โข Gli altri soggetti (Enti pubblici economici, Imprenditori/ditte individuali/imprese agricole, Enti non commerciali) rappresentano una quota minore sia numerica che in termini di potenza e contributi concessi in questa specifica lista.
๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐
Effettuando lโanalisi dei dati aggregati per Regione emerge che il sostegno ai progetti di autoconsumo diffuso, in particolare le CER, ha una distribuzione che copre gran parte del territorio italiano, sebbene con marcata concentrazione in alcune aree, con il Piemonte che con circa il 25% del totale delle domande risulta la regione con il maggior numero di iniziative ammesse a finanziamento:
๐. ๐๐ข๐๐ฆ๐จ๐ง๐ญ๐: 68 domande per la realizzazione agevolata di impianti pari al 32,1% della potenza totale ammessa al beneficio e con maggiore intensitร di domande nelle Province di Cuneo (26 domande), Torino (15), Vercelli (13), Alessandria ed Asti (5 domande ciascuna);
๐. ๐๐ข๐๐ข๐ฅ๐ข๐: 32 domande per la realizzazione agevolata di impianti pari al 10,7% della potenza totale ammessa al beneficio e maggiore intensitร nelle Province di Messina (19 domande) e Catania (9) .
๐. ๐๐จ๐ฆ๐๐๐ซ๐๐ข๐: 25 domande per la realizzazione agevolata di impianti pari al 16,6% della potenza totale ammessa al beneficio e con maggiore intensitร nelle Province di Pavia (9 domande), Bergamo e Brescia (4 domande ciascuna)
๐. ๐๐๐ซ๐๐๐ ๐ง๐: 24 domande per la realizzazione agevolata di impianti pari al 5,4% della potenza totale ammessa al beneficio e maggiore intensitร nelle Province Sud Sardegna (11 domande), Sassari (7), Nuoro (5);
๐. ๐๐๐ง๐๐ญ๐จ: 23 domande per la realizzazione agevolata di impianti pari al 6,4% della potenza totale ammessa al beneficio e con maggiore intensitร nelle Province di Padova (8 domande) e Treviso (5 domande)
๐. ๐๐๐ฆ๐ฉ๐๐ง๐ข๐: 16 domande per la realizzazione agevolata di impianti pari al 6,4% della potenza totale ammessa al beneficio e con maggiore intensitร nelle Province di Benevento (11 domande)
๐. ๐๐๐ฅ๐๐๐ซ๐ข๐: 15 domande per la realizzazione agevolata di impianti pari al 3,6% della potenza totale ammessa al benefici e con maggiore intensitร nelle Province di Reggio di Calabria e Vibo Valentia (5 domande ciascuna);
๐. ๐๐ฎ๐ ๐ฅ๐ข๐: 14 domande per la realizzazione agevolata di impianti pari al 0,4% della potenza totale ammessa al beneficio e tutte concentrate nelle Province di Lecce;
๐. ๐๐๐ณ๐ข๐จ: 12 domande per la realizzazione agevolata di impianti pari al 1,9% della potenza totale ammessa al beneficio e con maggiore intensitร nella Provincia di Rieti (9 domande)
๐๐. ๐๐ฆ๐ข๐ฅ๐ข๐-๐๐จ๐ฆ๐๐ ๐ง๐: 10 domande per la realizzazione agevolata di impianti pari al 0,5% della potenza totale ammessa al beneficio e con maggiore intensitร nella Provincia di Modena (5 domande)
๐๐. ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐’๐๐จ๐ฌ๐ญ๐: 5 domande per la realizzazione agevolata di impianti pari al 1,5% della potenza totale ammessa al beneficio;
๐๐. ๐๐จ๐ฌ๐๐๐ง๐: 5 domande per la realizzazione agevolata di impianti pari al 4,8% della potenza totale ammessa al beneficio e con maggiore intensitร nella Provincia di Grosseto (2 domande)
๐๐. ๐๐๐ซ๐ฎ๐ณ๐ณ๐จ: 4 domande per la realizzazione agevolata di impianti pari al 5,4% della potenza totale ammessa al beneficio e concentrate tutte nella Provincia di Chieti;
๐๐. ๐๐ข๐ ๐ฎ๐ซ๐ข๐: 4 domande per la realizzazione agevolata di impianti pari al 1,3% della potenza totale ammessa al beneficio e concentrate tutte nella Provincia di Savona;
๐๐. ๐๐ซ๐๐ง๐ญ๐ข๐ง๐จ-๐๐ฅ๐ญ๐จ ๐๐๐ข๐ ๐: 2 domande per la realizzazione agevolata di impianti pari al 0,03% della potenza totale ammessa al beneficio e concentrate tutte nella Provincia di Bolzano .
๐๐. ๐ ๐ซ๐ข๐ฎ๐ฅ๐ข-๐๐๐ง๐๐ณ๐ข๐ ๐๐ข๐ฎ๐ฅ๐ข๐: 1 domanda nella Provincia di Pordenone per la realizzazione agevolata di impianti pari al 2,3% della potenza totale ammessa al beneficio;
๐๐. ๐๐๐ซ๐๐ก๐: 1 domanda nella Provincia di Macerata per la realizzazione agevolata di impianti pari al 0,05% della potenza totale ammessa al beneficio;
๐๐. ๐๐ฆ๐๐ซ๐ข๐: 1 domanda nella Provincia di Terni per la realizzazione agevolata di impianti pari al 0,03% della potenza totale ammessa al beneficio;
๐๐. ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐๐๐ ๐ข๐จ๐ง๐ข ๐๐จ๐ฅ๐ข๐ฌ๐ ๐ ๐๐๐ฌ๐ข๐ฅ๐ข๐๐๐ญ๐ ๐ง๐จ๐ง ๐ซ๐ข๐ฌ๐ฎ๐ฅ๐ญ๐๐ง๐จ ๐๐ฌ๐ฌ๐๐ซ๐ ๐ฌ๐ญ๐๐ญ๐ ๐ฉ๐ซ๐๐ฌ๐๐ง๐ญ๐๐ญ๐ ๐๐จ๐ฆ๐๐ง๐๐
Lโanalisi territoriale della provenienza delle domande ci mette in evidenza che la maggiore concentrazione delle domande ammesse รจ nel Nord-Ovest, seguito dal Sud ed Isole, poi viene il Nord-Est e come fanalino di coda il Centro.
Entrando nel dettaglio, si osserva che la maggior parte delle domande proviene da un numero limitato di Regioni. Piemonte, Sicilia, Lombardia, Sardegna e Veneto che rappresentano quasi il 64,5% del totale delle domande ammesse al contributo agevolato.
Questo suggerisce che in queste aree potrebbe esserci una maggiore consapevolezza, iniziativa o infrastruttura a supporto dello sviluppo di Comunitร Energetiche e Gruppi di Autoconsumo.
Le restanti domande sono distribuite su altre 13 Regioni, con numeri variabili da 17 a 1, indicando che l’interesse รจ presente su gran parte del territorio nazionale, ma con una densitร di progetti molto inferiore rispetto alle prime cinque.
La forte differenza tra le Regioni con piรน domande (Piemonte, Sicilia, ecc.) e quelle con pochissime (Friuli-Venezia Giulia, Marche, Umbria) potrebbe dipendere da vari fattori, come politiche regionali di incentivazione complementari a quelle nazionali, la presenza di attori locali particolarmente attivi (pubblici o privati), o una maggiore sensibilitร e informazione diffusa sul tema delle comunitร energetiche in determinate aree.
ร interessante notare come Regioni con un numero elevato di domande (come il Piemonte e la Sicilia) presentino anche alcuni dei progetti di maggiore potenza, suggerendo un impegno sia diffuso (tante piccole domande) che strategico (pochi grandi progetti) verso le comunitร energetiche o l’autoconsumo collettivo. Altre Regioni, pur con meno domande complessive, ospitano comunque progetti di dimensioni notevoli (es. Abruzzo, Friuli-Venezia Giulia).
Per quanto riguarda le concentrazioni degli impianti in termini di potenze elevate (ad esempio, pari o superiori a 400 kW) in diverse Regioni:
๐. ๐๐ข๐๐ฆ๐จ๐ง๐ญ๐: presenta diversi progetti su larga scala. Ad esempio, nel Comune di Farigliano (Cuneo) sono ammessi progetti da 990 kW e 400 kW. Altri progetti significativi in Piemonte includono uno da 770 kW a Busano (Torino), uno da 900 kW a Cavallerleone (Cuneo), uno da 600 kW a Villafalletto (Cuneo), uno da 465 kW a Bosconero (Torino), e uno da 999 kW a Ponderano (Biella).
๐. ๐๐จ๐ฆ๐๐๐ซ๐๐ข๐: vede la presenza di impianti di grandi dimensioni. Ci sono progetti ammessi da 799.9 kW a Semiana (Pavia), da 990 kW a Caselle Landi (Lodi), e da 893.9 kW a Medolago (Bergamo)
๐. ๐๐ข๐๐ข๐ฅ๐ข๐: In Sicilia sono ammessi progetti di potenza elevata, come i due progetti da 780 kW entrambi localizzati a Oliveri (Messina) e Furnari (Messina).
๐. ๐๐๐ฆ๐ฉ๐๐ง๐ข๐: Ha progetti considerevoli in provincia di Salerno (450 kW e 549 kW)
๐. ๐๐๐ซ๐๐๐ ๐ง๐: Mostra un impianto di grande dimensione in provincia di Sassari (900 kW)
๐. ๐๐๐ซ๐ฎ๐ณ๐ณ๐จ: Contiene un progetto di elevata potenza in provincia di Chieti (999.4 kW)
๐. ๐ ๐ซ๐ข๐ฎ๐ฅ๐ข-๐๐๐ง๐๐ณ๐ข๐ ๐๐ข๐ฎ๐ฅ๐ข๐: Include un progetto significativo in provincia di Pordenone (449.8 kW)
๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐
La distribuzione della potenza incentivata รจ molto disomogenea a livello regionale:
โข Il Nord Italia, in particolare il Piemonte e la Lombardia, domina in termini di potenza totale ammessa, rappresentando quasi la metร della potenza complessiva delle domande presentate (circa 48,7% cumulato).
โข Anche alcune regioni del Sud e delle Isole, come Sicilia, Campania e Sardegna, mostrano una presenza rilevante in termini di potenza ammessa, sebbene inferiore a quella delle prime regioni settentrionali.
โข Altre regioni, pur presenti nell’elenco, hanno una partecipazione molto piรน marginale per quanto riguarda la potenza totale dei progetti ammessi.
ร interessante quindi notare come la classifica per numero di progetti sia diversa da quella per potenza installata.
โข Il Piemonte mantiene la leadership sia per numero di progetti (62) che per potenza totale (circa 32.1%), suggerendo una combinazione di un elevato numero di progetti e una buona incidenza di progetti di taglia medio-grande.
โข La Lombardia si posiziona al terzo posto per numero di progetti (24) ma sale al secondo posto per potenza totale ammessa (circa 16.6% del totale). Questo scostamento suggerisce che i progetti lombardi inclusi in questo elenco hanno, in media, una dimensione (potenza) maggiore rispetto a quelli di regioni come la Sicilia, che pur avendo piรน progetti (29), ha una potenza totale inferiore (circa 10.7%).
โข L’Abruzzo, pur avendo un numero esiguo di progetti ammessi (solo 4), detiene una quota di potenza totale significativa (circa 5.4% del totale). Questo indica che quei 4 progetti sono, in media, di dimensioni molto elevate per poter contribuire cosรฌ tanto alla potenza complessiva.
โข Al contrario, regioni come la Calabria, pur avendo 15 progetti, rappresentano una quota minore della potenza totale (circa 3.6%) rispetto, ad esempio, all’Abruzzo con soli 4 progetti, indicando una dimensione media dei progetti calabresi in questo elenco tendenzialmente piรน piccola.
In sintesi, il confronto tra il numero di progetti e la potenza totale per regione mette in evidenza differenze nella dimensione media degli impianti ammessi, con alcune regioni (come Lombardia e Abruzzo in questo elenco) che mostrano una prevalenza di progetti di taglia maggiore rispetto ad altre (come Sicilia e Calabria in questo elenco), che sembrano avere una maggiore incidenza di progetti di dimensioni piรน contenute.
๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐
Concentrandosi esclusivamente allโanalisi delle potenze dei singoli impianti senza tener conto della loro ubicazione risulta che ๐ฅ๐ ๐ฆ๐๐๐ข๐ ๐๐ข ๐ฉ๐จ๐ญ๐๐ง๐ณ๐ ๐๐๐ ๐ฅ๐ข ๐ข๐ฆ๐ฉ๐ข๐๐ง๐ญ๐ข ๐ฬ ๐๐ข ๐๐,๐๐ ๐ค๐ฐ.
Emerge tuttavia che le domande ammesse al finanziamento coprono un ampio spettro dimensionale, spaziando da impianti molto piccoli (sotto i 5 kW ci sono 34 impianti) adatti all’autoconsumo individuale o a piccoli gruppi a impianti di dimensioni quasi industriali (sopra i 500,0 kW ci sono 13 impianti), potenzialmente in grado di servire comunitร energetiche piรน ampie o esigenze energetiche significative.
La presenza di entrambe le tipologie suggerisce un ecosistema di iniziative diversificato per promuovere l’energia rinnovabile e l’autoconsumo collettivo o le comunitร energetiche.
Se analizziamo la stratificazione di potenza dei dati che tiene conto dei punti di riferimento frequenti nelle politiche di incentivazione e nelle definizioni tecniche degli impianti a fonti rinnovabili distribuiti in Italia e in Europa emerge quanto segue.
๐๐ซ๐ข๐ฆ๐ ๐ ๐๐ฌ๐๐ข๐ –> ๐๐ซ๐จ๐ ๐๐ญ๐ญ๐ข ๐๐ข ๐ฉ๐ข๐๐๐จ๐ฅ๐ ๐ญ๐๐ ๐ฅ๐ข๐ (๐๐ข๐ง๐จ ๐ ๐๐ ๐ค๐ฐ) –> sono rappresentati circa il 73% del numero di progetti con una potenza complessiva circa di poco superiore al 7% della potenza totale ammessa e con un contributo concesso di poco inferiore al 10% del totale contributo ammesso. Nonostante l’elevato numero di progetti facenti parte di questa fascia, la potenza media per progetto in questa fascia รจ di poco superiore a 7 kW. La netta maggioranza numerica di progetti in questa fascia sottolinea come l’incentivo stia raggiungendo capillarmente anche le iniziative di piccola scala, promosse su domande da “Altre persone individuali” (che con un numero di 178 costituiscono la maggior parte dei beneficiari). Questo รจ fondamentale per la diffusione territoriale delle CER e dell’autoconsumo, rendendo accessibili i benefici anche ai singoli cittadini e alle micro-realtร .
๐๐๐๐จ๐ง๐๐ ๐ ๐๐ฌ๐๐ข๐ –> ๐๐ซ๐จ๐ ๐๐ญ๐ญ๐ข ๐๐ข ๐๐๐๐ข๐ ๐๐๐๐ฅ๐ (๐ฉ๐จ๐ญ๐๐ง๐ณ๐ ๐ฆ๐๐ ๐ ๐ข๐จ๐ซ๐ ๐๐ข ๐๐ ๐ค๐ฐ ๐ ๐๐ข๐ง๐จ ๐ ๐๐๐ ๐ค๐ฐ) –> include progetti di dimensioni adatte a medie imprese, condomini, o strutture pubbliche locali. Il numero di progetti รจ significativamente inferiore rispetto alla fascia precedente, ma con un impatto maggiore in termini di potenza. In tale fascia rientrano infatti circa il 18% del totale delle richieste ammesse con una potenza complessiva di circa il 17% della potenza complessiva ammessa e con un contributo concesso di poco inferiore al 18% del totale contributo ammesso. In tal caso la potenza media per progetto in questa fascia รจ di poco superiore a 70 kW. I progetti in questa fascia mostrano un equilibrio tra numero di iniziative e potenza installata. Probabilmente riflettono una platea di beneficiari piรน strutturata rispetto ai singoli individui (come “Enti commerciali, cooperative, societร , consorzi” o “Imprenditore, ditta individuale, impresa agricola”), capaci di realizzare impianti di dimensioni maggiori per coprire fabbisogni energetici piรน elevati.
๐๐๐ซ๐ณ๐ ๐ ๐๐ฌ๐๐ข๐ –> ๐๐ซ๐จ๐ ๐๐ญ๐ญ๐ข ๐๐ข ๐๐ซ๐๐ง๐๐ ๐๐๐๐ฅ๐ (๐ฉ๐จ๐ญ๐๐ง๐ณ๐ ๐ฆ๐๐ ๐ ๐ข๐จ๐ซ๐ ๐ ๐๐๐ ๐ค๐ฐ ๐ ๐๐ข๐ง๐จ ๐๐ ๐ ๐๐) –> Si tratta di una fascia di potenza che concentra unโelevata potenza totale degli impianti con un piccolo numero di progetti, avendo pertanto un impatto pro capite (per progetto) molto elevato sull’incremento della capacitร installata. Infatti, a fronte di richieste di poco superiore al 9% di quelle ammissibili abbiamo una potenza stimata per questa fascia pari a circa il 76% del totale potenza ammessa e con un contributo concesso pari a circa il 73% del totale ammesso. La potenza media per progetto in questa fascia รจ di poco superiore a 624 kW. Questi progetti sono quasi esclusivamente promossi da soggetti con notevole capacitร realizzativa, come โEnte commerciali, cooperative, societร , consorziโ. Sono cruciali per un rapido incremento della capacitร installata da fonti rinnovabili distribuite e per l’accelerazione della transizione energetica a livello locale, anche se il loro numero รจ contenuto.
L’analisi stratificata per potenza delle prime richieste ammesse a finanziamento per le CER e i Gruppi di autoconsumatori mette in luce un approccio bilanciato nel sostegno a queste configurazioni. Da un lato, un altissimo numero di progetti di piccola scala, prevalentemente promossi da privati cittadini, testimonia la capillaritร e l’accessibilitร dell’incentivo anche per le iniziative diffuse sul territorio. Dall’altro lato, un numero seppur inferiore di progetti di medie e grandi dimensioni contribuisce in maniera preponderante alla potenza totale incentivata, indicando che il meccanismo sta stimolando anche investimenti significativi da parte di soggetti con maggiore capacitร realizzativa (imprese ed enti).
Questo duplice effetto รจ cruciale per la transizione energetica: la vasta base di piccoli impianti favorisce il coinvolgimento dei cittadini e la diffusione del concetto di energia rinnovabile e autoconsumo a livello locale, mentre i progetti piรน grandi accelerano l’incremento complessivo della capacitร di produzione da fonti rinnovabili distribuite. La distribuzione degli incentivi mostrata in questa prima lista sembra quindi supportare sia la democratizzazione dell’energia che la realizzazione di impianti con un impatto maggiore sul sistema elettrico locale.
๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐
L’analisi delle prime domande di ammissione al contributo a fondo perduto PNRR per CER e gruppi di autoconsumatori, relativa al periodo iniziale di apertura dello sportello GSE ๐ก๐ ๐๐ฏ๐ข๐๐๐ง๐ณ๐ข๐๐ญ๐จ ๐ฎ๐ง ๐๐ฏ๐ฏ๐ข๐จ ๐๐๐ฅ๐ฅ’๐ฎ๐ญ๐ข๐ฅ๐ข๐ณ๐ณ๐จ ๐๐๐ฅ๐ฅ๐ ๐ซ๐ข๐ฌ๐จ๐ซ๐ฌ๐ ๐ฉ๐๐ซ๐ญ๐ข๐๐จ๐ฅ๐๐ซ๐ฆ๐๐ง๐ญ๐ ๐ฅ๐๐ง๐ญ๐จ ๐ซ๐ข๐ฌ๐ฉ๐๐ญ๐ญ๐จ ๐๐ ๐ฅ๐ข ๐จ๐๐ข๐๐ญ๐ญ๐ข๐ฏ๐ข ๐๐ฆ๐๐ข๐ณ๐ข๐จ๐ฌ๐ข.
Tuttavia, i recenti provvedimenti (in particolare il DM modificativo del Decreto CACER nel contesto del D.L. 19/2025 che รจ stato oggetto di un recente mio approfondimento) dimostrano che il quadro normativo รจ in evoluzione.
In particolare, lโampliamento della platea dei soggetti beneficiabili del contributo a fondo perduto dai Comuni fino a 5.000 ad annunciati 30.000 fino a decisi 50.000, la proroga del termine ultimo per la presentazione delle domande al 30 novembre 2025, l’estensione al 31 dicembre 2027 del termine per la messa in esercizio dell’impianto, l’incremento dell’anticipazione, e altre modifiche volte a facilitare l’attuazione e ampliare la partecipazione, indicano la volontร di accelerare l’utilizzo dei fondi e raggiungere i target prefissati..
Pertanto, sebbene lโanalisi svolta fornisca un’istantanea della fase iniziale e sollevi giustamente interrogativi sulla rapiditร di adesione, il contesto normativo piรน ampio rivela che sono giร state implementate o sono in corso misure correttive.
Facciamo perรฒ due conti sommari effettuando una simulazione. Partiamo dal fatto che l’estensione da 5.000 a 50.000 abitanti comporterร sicuramente un ampliamento significativo delle domande relative agli impianti di potenza superiore. Estraiamo quindi i dati degli impianti di maggiore dimensione dalla Prima Tranche di domande che sono state presentate al GSE rilevando che sono state effettuate n. 14 domande per impianti pari o superiori a 500 kw con un totale di potenza 11.796,2 kW (media impianto pari a 842,59 kW).
Se avessimo un aumento delle richieste proporzionale all’ampliamento dell’ambito territoriale, dovremmo ipotizzare un aumento di 10 volte (da 5.000 a 50.000). Da cui si potrebbe stimare che le modifiche avrebbero consentito “a bocce ferme” la realizzazione di nuovi impianti per un totale di 117.962,0 kW, se fossero state presenti giร a suo tempo. Il confronto proporzionale รจ certamente azzardato perchรฉ i Comuni sotto i 5.000 abitanti (circa 5.500) sono molto piรน numerosi di quelli da 5.000 a 50.000 (circa 2.300), ma ragioniamo per ipotesi.
Ammesso poi e non concesso che le altre modifiche possano anche potenzialmente far crescere in maniera esponenziale gli impianti mi viene da concludere, anche se in maniera sommaria, che le modifiche recentemente introdotte difficilmente potranno essere considerate risolutive a meno che al MASE non sia stata fatta la stima di un aumento delle richieste di nuovi impianti di grandi dimensioni 15/17 volte superiore, ossia al fine di saturare l’agognato target dei 2 GW che finanzia il fondo PNRR.
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La piena valutazione dell’efficacia della misura PNRR richiederร pertanto il monitoraggio continuo delle domande presentate fino alla nuova scadenza e, soprattutto, della effettiva realizzazione degli impianti, che rappresenta il vero indicatore del successo nel promuovere la diffusione delle Comunitร Energetiche Rinnovabili e dell’autoconsumo diffuso in Italia nell’ambito del PNRR.
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